Superbonus 110% – l’apposizione di cappotto termico sulla parete in adiacenza o confinante col fondo vicino con aumento di spessore non costituisce violazione di distanze o sconfinamento laddove il fondo interessato non provi il concreto pregiudizio economicamente apprezzabile
- 09/02/2022
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Cassazione Civile – Sez. VI – n. 15698 del 23 luglio 2020 È provvedimento della Suprema Corte che, pur non in applicazione “esattamente in termini” attaglia perfettamente all’attuale casistica che può presentarsi in materia di applicazione di cappotti termici et similia su costruzioni, in particolare “cittadine” in adiacenza e/o confinanti, valendo il principio, quivi espresso dagli Ermellini, anche per i lavori eseguiti in regime di rimborso fiscale per il 110% della spesa sostenuta per riqualificazione energetica ed antisismica degli edifici, previsto dagli artt. 119 e 121 del c.d. Decreto Rilancio (D.L. 19.05.2020, n. 34, convertito in Legge 17.07.2020 N. 77 e ss. modificazioni). Visti i particolari vantaggi in tema di cessione del credito…
Mensilità locazione non versate in lockdown: se poi saldate, esclusa la gravità dell’inadempimento e la risoluzione del contratto
- 14/04/2021
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Tribunale della Spezia – Sentenza n. 167 del 14 dicembre 2020 Un’altra interessante sentenza di merito di ottimo Giudice in materia di contratti di locazione in tempi di Covid 19, in applicazione del principio di valutazione della buona fede contrattuale dell’interruzione dell’adempimento per difficoltà legate alla pandemia. Nel caso del professionista che locava uno studio professionale (uso non abitativo), costretto a interrompere, anche per l’arrestarsi dell’attività professionale, il pagamento dei canoni, il Giudice rigetta la domanda di risoluzione del contratto per inadempimento e quella di declaratoria dello sfratto per morosità in considerazione della valutazione della gravità, o meno (come nel caso di specie) dell’inadempimento. Nel caso in parola viene applicato…
Sfratto per morosità negato alla proprietà in caso di mancato pagamento dei canoni causa Covid-19: diritto del conduttore alla riduzione del canone o al recesso
- 12/10/2020
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Tribunale di Venezia – Sez. I Civile – Decreto n. 5480 del 28 luglio 2020 Intimato sfratto per morosità, da parte della proprietà, al titolare di un bar di Venezia, corrente contratto di locazione uso commerciale i cui canoni non erano stati saldati in periodo di lockdown, oppostasi parte intimata allo sfratto sulla base del rilievo che i canoni (marzo / maggio) non erano stati pagati per l’impossibilità di farvi fronte a causa della chiusura forzata dell’attività, il Giudice rigettava l’istanza di rilascio, motivando che la parte intimata era sempre stata puntuale nei pagamenti e che la chiusura forzata, pur essendo rimasti i locali nella disponibilità del conduttore, aveva causato impossibilità…
La mancanza d’agibilità del locale a uso commerciale non costituisce inadempimento della proprietà
- 08/06/2020
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Corte di Cassazione – Sez. III Civile – Ordinanza n. 9670 del 26 maggio 2020 La Suprema Corte, ribadendo un principio su cui si erano già espressi i Giudici di merito, ha stabilito che, in ambito di contratto di locazione a uso diverso dall’abitativo, spetta al conduttore che ne voglia far corretto uso la verifica della sussistenza delle certificazioni tecnico-amministrative ritenute necessarie per lo svolgimento della propria attività. Viene pertanto esclusa la responsabilità per inadempimento contrattuale del locatore che non abbia fornito al conduttore il certificato di agibilità dei locali, a meno che l’obbligazione non fosse stata espressamente prevista nel contratto stesso di locazione. Pertanto, quanto al mancato ottenimento,…
La cancellazione della società non importa l’automatica disattivazione della PEC: buona la notifica
- 17/12/2019
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Corte di Cassazione – Sez. I Civile – Ordinanza n. 31052 del 27 novembre 2019 Per la Suprema Corte è valida e regolare la notificazione del decreto di convocazione per l’udienza pre-fallimentare eseguita in via telematica (ex art. 15, c. III°, L.F.) presso l’indirizzo PEC della società già cancellata dal registro delle imprese: respinta l’impugnazione per nullità della notificazione dell’imprenditore dichiarato poi fallito in base al principio per cui la disattivazione dell’indirizzo PEC non costituisce un effetto automatico della cancellazione dell’impresa dal predetto registro, ma è conseguenza di un’espressa richiesta di chiusura del contratto rivolta al gestore della casella PEC. Secondo la Corte “la notifica telematica si intende perfezionata con riferimento…
“Il Contratto di Agenzia nel Mercato che cambia”
- 19/11/2019
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Seminario tematico organizzato da UFC – Unione Fornitori di Cancelleria Relatore Avv. Andrea Antonio Cavallo Martedì 26 novembre – ore 14,30 Presso la sede di Esselte Srl – Via Milano 35, Gorgonzola Il seminario conta d’offrire al Management delle partecipanti quegli strumenti di massima che consentano d’affrontare l’analisi della zona da variare, la valutazione dell’impatto giuridico sulla variazione proposta all’agente, anche e soprattutto nei casi in cui alla variazione in sottrazione s’accompagnino proposte di sostituzione della zona e/o compensazione con altri elementi della medesima zona complessivamente intesa. La normativa “standard” in materia (a partire dall’Art. 2 AEC Commercio) prevede solo casi di variazione in diminuzione della ZONA (globalmente intesa),…
È nulla la Procura alle liti rilasciata all’estero se priva della traduzione in italiano dell’attività certificatoria del Notaio straniero
- 12/11/2019
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Corte di Cassazione – Sez. III Civile – Ordinanza n. 28217 del 4 novembre 2019 Per potersi usare la procura redatta all’estero da Notaio straniero o autorità equipollente, in un giudizio che si tiene in Italia, questa deve essere redatta e autenticata secondo i crismi della legge italiana: il notaio straniero redigerà una procura in lingua straniera, ma secondo i dettami della legge italiana (luogo e rito d’uso) ed autenticherà la firma dell’assistito secondo i dettami del rito italiano, e questa dovrà poi essere tradotta in lingua italiana. Ove infatti la procura sia rilasciata all’estero, dovendo corrispondere per forma ed efficacia ai requisiti della lex fori italiana (art. 27…
Il condomino privato ha status di consumatore in materia di spese condominiali
- 10/09/2019
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Corte di Cassazione – Sez. II Civile – Sentenza n. 19832 del 23 luglio 2019 La Suprema Corte ribadisce il principio per cui «le norme del codice del consumo sono applicabili alle convenzioni di ripartizione delle spese condominiali predisposte dal costruttore, o dall’originario unico proprietario dell’edificio condominiale, in quanto oggettivamente ricollegabili all’esercizio dell’attività imprenditoriale o professionale da quello svolta, e sempre che il condomino acquirente dell’unità immobiliare di proprietà esclusiva rivesta lo status di consumatore, agendo per soddisfare esigenze di natura personale, non legate allo svolgimento di attività imprenditoriale o professionale». Nella Sentenza menzionata, a seguito di pronunzia del Tribunale di Catania (quale Giudice d’appello in caso di opposizione…
Appalto: gravi vizi e difetti dell’opera, il committente più tutelato dalla “concorrenza” delle garanzie
- 30/07/2019
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Corte di Cassazione – Sez. II Civile – Ordinanza n. 20184 del 3 ottobre 2018 – depositata 25 luglio 2019. L’Ordinanza in commento sancisce un importante principio in materia di contratto di appalto: la possibilità della coesistenza, ed indi la possibile esperibilità di entrambe le domande, relative sia alle garanzie previste dall’art. 1667 c.c. (in tema di responsabilità contrattuale per difformità e vizi dell’opera) sia relative alle garanzie previste dall’art. 1669 c.c. (in tema di responsabilità extracontrattuale per gravi difetti dell’opera). Secondo la Cassazione, in tema di appalto, non sussiste incompatibilità tra le tipologie di danno di cui agli artt. 1667 e 1669 c.c., laddove il committente di un immobile che…
Il credito del proprietario sorto per indebita occupazione del cespite da parte della curatela del fallimento è prededucibile
- 08/07/2019
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Corte di Cassazione – Sez. I Civile – Ordinanza n. 17804 del 7 maggio – 3 luglio 2019. Con Ordinanza depositata il 3 luglio gli Ermellini affrontano il caso di un cespite (nella specie capannone commerciale) il cui contratto di locazione era terminato, e in ogni modo caducato, ante dichiarazione stessa di fallimento della Srl conduttrice, ma continuava ad essere occupato dal Fallimento. Dall’Ordinanza s’evince chiaramente che il Curatore in tali casi, in cui il Fallimento continui a occupare e a godere del cespite, non può poi semplicemente esercitare la facoltà di cui all’art. 80, comma 2, L. Fall. ed eventualmente limitarsi a recedere dal rapporto in qualsiasi momento, pagando un…